lunedì 9 gennaio 2012

Non sono razzista, ma... (???)



E' stato un weekend un po' noioso, ma non privo di spunti. Negativi, ahimè.

1) Alba Parietti (quello passava il convento) che in un test "celo, manca" con Marco Travaglio dice "celo" alla domanda "in fondo in fondo sono un po' razzista anch'io"
2) Un'amica si confida con me sulla sua relazione con un ragazzo africano (no, non considero l'africano una nazionalità, voglio solo mantenere l'anonimato il più possibile), non tanto per i problemi di coppia, quanto per l'interpretazione di essi da parte dei suoi conoscenti: "che ti aspetti, è una scimmia, non è civile"
3) Presa diretta sulla rivoluzione tunisina: Lampedusani insultano e riempiono di botte tunisini ormai in procinto di salire sull'aereo che li rimpatrierà.

Considerazioni:
1) Ci provo e faccio una breve e onesta (spero) autoanalisi. No, niente, sono proprio d'accordo con Travaglio: mi stanno sulle palle un sacco di persone, ma non per categoria, perché sono proprio loro.
O forse no, sono razzista anch'io, nei confronti degli ignoranti sputasentenze, dei benpensanti moralizzatori, dei "non sono razzista, ma", degli estremisti in generale. Ecco, ho categorizzato, sono razzista anch'io. Vai a capire che ho più cose in comune con Alba che con Marco. Me ne faro' una ragione.
2) Non so, non commento, non capisco e mi rifiuto di provarci. Mi viene solo da vomitare.
3) idem vedi punto 2.


Poi leggo questo articolo "Perché l'Italia non fa più sognare gli africani". E' in francese, ma vale la pena lo sforzo. In sostanza parla di come il razzismo spicciolo di ogni giorno possa portare alla tragedia, di come il fascino crescente dei "valori" xenofobi sia oltremodo sottovalutato.
Condivido in pieno le preoccupazioni dell'autrice, e all'istante mi viene in mente qualche flash dei giorni scorsi:
 consigliere (leghista, manco a dirlo) che dice "ci vogliono i forni". Poi si scusa (eh vabbè), ma il partito lo sostiene. Il partito lo sostiene. Il partito lo sostiene. No, dico, rendiamoci conto. Il partito lo sostiene.
Lo stesso partito che ha le simpatie di chi vorrebbe eliminare col lanciafiamme i figli degli immigrati, equiparare i gay ai pedofili e mettere rom nelle stufe a legna, per fare qualche esempio.

Ritornando all'articolo di Jamila Mascat, ho sempre sostenuto che “folli” come Breivik non debbano essere sottovalutati e che il razzismo non possa essere banalizzato, né edulcorato dall'etichetta "folcloristico", né tollerato.

Il 14 Dicembre 2011, a Firenze, i senegalesi Samb Modou e Diop Mor venivano uccisi dai ben lucidi colpi di pistola di un neo fascista xenofobo (auto eliminatosi subito dopo) altri 3 loro connazionali venivano gravemente feriti.
Per trovare i nomi delle due vittime ho dovuto fare una lunga ricerca nel web. Per le nostre testate, evidentemente, era sufficiente che fossero "due senegalesi".
Quasi contemporaneamente, a Liegi un altro “folle” uccideva 5 persone e ne feriva più di 100, per poi togliersi la vita. Il suo nome era Nordine Amrani, evidentemente dagli antenati non belgi.
Non ho trovato traccia delle sue origini marocchine se non nella stampa italiana.
A pochi minuti dall’accaduto, i giornali belgi hanno precisato che si è trattato di un caso isolato e non riconducibile in alcun modo al terrorismo (e non hanno nemmeno specificato "islamico”). Nell'identikit dell’uomo non si trovano né le sue origini nordafricane né il suo credo religioso, ma i suoi precedenti penali, com’è giusto che sia.

Sono seriamente preoccupata per cosa stanno diventando gli italiani.
Cos'è questa presunzione arrogante e priva di fondamento?

este puto mundo no es de nadie y es de todos,
cinco continentes en un mismo corazón