mercoledì 27 aprile 2011

Il calderone di Nonno Giovanni (Sartori)

Non lo dico io, lo dicono tutti. Ah no, scusate, stavo ri-citando Souad Sbai, eminente argomentatrice.
L'aforisma di cui sopra è di Giovanni Sartori, simpatico nonnetto da salotto intellettuale nonché illustre politologo. Senza alcuna ironia.

Immagine tratta da http://www.vanityfair.it/
Grazie ai suoi libri ho passato l'esame di Scienza della Politica, della serie "I sistemi partitici for dummies". È un geniaccio nel suo, e mi fa morire quando spiega la situazione politica in Italia, anche se non sono propriamente d'accordo con le sue inclinazioni ideologiche, per così dire. Ma bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare e a Sartori quel che è di Sartori. Chapeau.

A patto che rimanga nel suo.


Nonno Giovanni (mi rivolgo così rispettosamente, non sarcasticamente, una forma di cortesia alla araba), scrive un editoriale sul Corriere della Sera, intitolato Il calderone mediterraneo, di cui mi indigno. Non tanto per i contenuti, quanto per la preoccupazione per la reputazione del professore.

Da un intellettuale del suo calibro mi aspetterei un minimo di approfondimento…almeno lessicale! Almeno tra Islam, estremisti di Al Qaeda, Fratelli Musulmani, islamismo. Lascio perdere "islamici", oramai me ne devo fare una ragione che viene usato come sinonimo di musulmani. Non sono un'arabista e lascio il compito a loro. Oppure la sua è una provocazione che si dovrebbe evincere dal titolo? Parla di calderone perché mette tutto insieme alla rinfusa senza scendere nei particolari? Particolari…qui è stato lasciato da parte l'abc. Spero volutamente, ma ne dubito.

Anche il concetto di dittatore moderato è davvero spassoso, sempre detto che è un gran simpaticone!


In fondo lo capisco, alla sua età la paura di ciò che non si conosce si fa ancora più invalidante, e le cattive frequentazioni non aiutano.
Però potrebbe continuare a istruirci su sistemi partitici ed elettorali (ne abbiamo tanto bisogno), invece che farsi coinvolgere dall'afflato islamofobo e un po' banalotto che da parecchio permea il giornale per cui scrive.
Forse nessuno lo leggerebbe? In effetti… non sono certo argomenti nazional-popolari, non in Italia, almeno. Visto che lo dice il professore stesso, se il mondo è troppo complicato e nemmeno gli esperti lo capiscono, di cosa esattamente sta parlando nel suo calderone?


Perché non si mette la galabya e se ne sta a casa a leggere Al -Masry Al-Youm? Un altro arabeggio, che si potrebbe tradurre con perché non si mette le pantofole e se ne sta a casa a leggere il Fatto Quotidiano? O giocare a carte, scacchi, bocce, andare a Uomini e Donne senior, girare per cantieri, portare a spasso il cane, passare i pomeriggi in osteria…non so. Tanto per fare un calderone di luoghi comuni sugli anziani, cosa totalmente maleducata e irrispettosa, proprio come il suo articolo.

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